Stiamo aspettando un comunicato che non arriva.
Il precedente comunicato del Ministero del Lavoro fissava la sospensione alla presentazione dei progetti al 30 aprile 2021, quindi sarebbe stato abbastanza normale nella deontologia del Dipendente Pubblico, fissare nello stesso giorno la Commissione Interministeriale così da non tenere centinaia di persone “a bagnomaria”.
Ci hanno informato che la Commissione si sarebbe riunita il giorno 3 maggio, lasciando due giorni di vuoto normativo, ma tant’é… così siamo abituati nel nostro Paese.
Quindi da ieri stiamo aspettando un comunicato che stabilisca qualsiasi cosa: “sono interrotti per sempre i progetti”, “stiamo pensando a che cosa decidere”, “si riaprono i progetti”, ma un comunicato che ci rassicuri sul fatto che si sta lavorando per risolvere il problema (forse).
NULLA. Conosciamo la posizione del Ministero degli Esteri perché esplicitata in varie sedi, ma non conosciamo la posizione reale del Ministero della Salute e del Ministero del Lavoro e questo ci induce una leggera ansia.
PERCHE’ non uscire con un comunicato? Sempre la famosa deontologia del Dipendente Pubblico vorrebbe che gli utenti o fruitori dei servizi fossero ragguagliati in tempi brevi circa la posizione della pratica, questa deontologia si ferma prima di Roma?
Abbiamo sempre affermato che i bambini non debbono venire in risanamento a tutti i costi, ma in tutti gli incontri a cui abbiamo partecipato abbiamo affermato che i bambini possono venire se ci saranno condizioni di sicurezza per loro e per le famiglie; sempre in quegli incontri, compreso quello alla Commissione Esteri della Camera, abbiamo avuto la percezione di grande impegno per stabilire e normare le condizioni di sicurezza, allora perché tutto TACE? A mio personale parere é veramente mancanza di riguardo e considerazione per quelle persone che tutto l’anno lavorano per realizzare i progetti di risanamento nel tentativo di offrire a quei bambini una vita migliore.
Arena Ricchi