PER MAGGIORI CHIARIMENTI (almeno si spera)

Salve a tutti quelli che ci leggono.
Dopo la comunicazione dell’arrivo del gruppo di 24 bambini con visti singoli, le cui famiglie ospitanti sono state supportate e coordinate da AVIB, si sono moltiplicate le velate (non sempre) accuse di aver commesso non si sa quale delitto e di aver operato con tanta autoreferenzialità nel provare a sbloccare i progetti.
In data 3 giugno u.s. ebbi a scrivere “1) la riapertura dei progetti é stata ufficializzata in data 01/03/2022 in quanto la Bielorussia ha revocato il blocco causato dalla pandemia e quindi da tale data é possibile presentare i progetti presso l’Ufficio Minori del Ministero Politiche Sociali tramite il SIMA;
2) purtroppo la Bielorussia a tutt’oggi NON ha l’ULTIMA PAROLA, poiché le decisioni dei Loro Ministeri saranno conseguenti alla decisione assunta dall’ENAC che oggi 3 giugno 2022 la nostra Federazione non conosce, come pure penso che nulla di concreto abbiano in mano altre Associazioni (anche se a titolo puramente personale credo che agli organismi competenti sia già stata comunicata la decisione);
3) mi risulta che in sede di Unione Europea non sia stato raggiunto un accordo ne’ sulla autorizzazione ai voli ne’ sulla autorizzazione ai sorvoli;
4) non so presso chi siano stati prenotati i voli poiché a varie mie telefonate a Belavia Minsk e a Belavia Italia mi é stato risposto che al momento non é prevista NESSUNA programmazione ufficiale dei voli umanitari (e neppure di quelli ordinari).
Tutto ciò scrivo per evitare di alimentare pericolose illusioni nelle famiglie e soprattutto nei bambini; per evitare che siano attribuite ad alcuni Organismi responsabilità che a loro non competono in merito alle decisioni da assumere, e per onestà di informazione. Chiedo solo cortesemente a quelli che scrivono positivamente sui social, se hanno delle risposte scritte in merito alle mie osservazioni, di esibirle e di non conservarle come se fossero gioielli preziosi; il movimento dovrebbe stare unito in questo momento ed evitare più che mai i personalismi di sempre. Personalmente mi metto in discussione portando a conoscenza di tutti le informazioni che ho avuto senza tanto sbandierare l’operato di AVIB che preferisce fare proclami solo quando carta canta”
Mi sembrava di essere stata chiara nella esposizione ma nonostante tutto alcune Associazioni hanno continuato ad illudere bambini e famiglie dando per certo il loro arrivo, e oggi sono lì a strapparsi le vesti continuando ad attribuire ad altri la responsabilità del fallimento quando invece la responsabilità è della loro mancata cautela. Non ritengo di essere stata una Cassandra, ma di aver agito responsabilmente nel prendere atto della situazione e nell’informare.
Adesso chi non ha ascoltato alza il dito contro le grandi Associazioni “perché non sono riuscite in tutto questo tempo … ottenere risposte che non arrivavano”. Dov’ era chi scrive?
Sottolineando che AVIB é rappresentativa di 19 Associazioni italiane (e quindi non opera in solitudine), dallo scorso autunno si é creato un gruppo di lavoro composto da quattro Associazioni italiane oltre ad AVIB che ha cercato di lavorare in sinergia (cosa non sempre facile) e di essere un interlocutore attendibile per le istituzioni. La partecipazione al gruppo era aperta a tutti (bastava leggere i comunicati congiunti) ma nessuno di quelli che scrive oggi ha chiesto di partecipare!
Chi é che é bravo a lavorare in sinergia? Chi ha proseguito il proprio cammino in solitudine ma con tante certezze?
Comunque lasciando a parte le eventuali polemiche ribadisco che AVIB ha lavorato e lavorato tanto, senza sbandierare e in silenzio, per cercare di ottenere la ripresa dei progetti, ma come ebbi a scrivere in passato, questa partita si gioca su uno scacchiere che non é il nostro con giocatori non alla nostra portata e noi ne siamo e ne saremo sempre esclusi. La politica ha le proprie regole e non saranno le Associazioni di Volontariato a scardinarle! Per questo motivo ribadisco che AVIB non si presterà a pressioni indebite sul Governo Italiano composto da rappresentanti democraticamente eletti (non si parli del Presidente del Consiglio perché per la nostra costituzione é nominato dal Presidente della Repubblica),che assume le decisioni di politica internazionale secondo la propria linea politica, ne’ tantomeno sul Governo Bielorusso che analogamente persegue la propria politica internazionale secondo la propria linea politica, inoltre i bambini sono “suoi” (della Bielorussia) e la decisione di riservare loro un futuro migliore a seguito del risanamento ricade sulle loro spalle.
NON vogliamo entrare in questi giochi: lasciamo la politica ai Governi e occupiamoci di Volontariato prendendo atto che se la Bielorussia non intende (certamente per validi motivi) approvare i progetti, non sarà il mondo del Volontariato a farle cambiare idea e non vogliamo ASSOLUTAMENTE che i bambini diventino MERCE DI SCAMBIO.
A chi si lamenta che esistono bambini di serie A, che possono venire in Italia, e bambini di serie B, che non possono venire in Italia, rammento che esistono anche bambini di serie C che sono quelli che non sono mai venuti in Italia: ne restano a casa almeno il doppio degli ospitati, ma non ho mai sentito nessuno preoccuparsi di loro perché non sono il “mio” bambino. Veramente poche Associazioni italiane, tra cui alcune aderenti all’AVIB, si sono adoperate per organizzare al meglio le estati di questi bambini di serie C!
Scrissi pure che i progetti erano riaperti e quindi “é possibile presentare i progetti presso l’Ufficio Minori del Ministero Politiche Sociali tramite il SIMA”, ma la maggioranza della Associazioni non ha informato i propri soci/aderenti dell’esistenza di questo dettato e a tutt’oggi siamo contattati da tante, ma tante famiglie che vorrebbero praticare questa possibilità. Purtroppo non siamo in grado di fornire il supporto richiesto, ma anche NON vogliamo togliere fiducia da parte delle famiglie alle Associazioni italiane che non aderiscono ad AVIB e che, se lo ritengono, possono fornire supporto ai loro Soci così come abbiamo fatto noi, pur considerando che il progetto resta unicamente in capo alle famiglie ospitanti e realizzato per loro precisa scelta.
Ogni bambino che potrà partecipare al risanamento avrà una vita futura migliore e sarà in grado di crescere figli potenzialmente sani e di avere una vita lavorativa soddisfacente. Non dimentichiamo mai che parliamo principalmente di soggiorni terapeutici per risanamento fisico.
Quindi riassumendo questa lunga chiacchierata:
1) abbiamo lavorato per aprire i progetti di risanamento a tutti i bambini;
2) abbiamo cercato di portare in Italia, con mezzi legali, i bambini che potevano venire;
3) continuiamo ad aiutare bambini e famiglie in Bielorussia prendendoci cura anche dei bambini di serie C;
4) NON CI PRESTIAMO A GIOCHI POLITICI CHE PREVEDANO PRESSIONI DI QUALSIASI TIPO sul Governo Italiano e sul Governo Bielorusso e NON intendiamo contestarli per le decisioni che assumeranno riguardo al risanamento dei bambini comprendendo che al momento trattasi di “affare politico” (se poi non vi va bene ricordatevelo quando andrete a votare!).
Speriamo con questo di aver fatto chiarezza e di far comprendere la linea dell’AVIB: continueremo ad aiutare la popolazione della Bielorussia, continueremo ad operare affinché i bambini possano ritornare In Italia senza che diventino merce di scambio, ci preoccuperemo maggiormente anche dei “bambini di serie C”, e continueremo tutto il nostro operare senza trionfalismi, autocelebrazioni e personalismi in quanto nel mondo del volontariato ciò che si ottiene per uno si ottiene per tutti. Anche se spesso lo dimentichiamo.